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Ero una bimba e mi dirigevo in luogo che credevo fosse vicino casa mia, ma che in realtà non lo era. Come se esistesse solo per me ed ogni giorno mi ritrovavo in riva al mare, a prendermi cura di un albero che stava lì vicino. Praticamente quell'albero rappresentava qualcuno o qualcosa per me, ma non saprei dire chi o cosa adesso. So solo che non volevo morisse e andavo sempre lì a prendermene cura. Mio padre (del sogno) mi sgridava perché all'improvviso scomparivo e si preoccupò così tanto che non ci andai più. Nel sogno cresco e non torno più in quella spiaggia, ma un giorno mi ritrovo in un luogo simile e pieno di piscine, un parco acquatico, e mentre sto per salire su una giostra leggo distrattamente sul mio cellulare un messaggio con lo sconosciuto che dice "tu mi appartieni come io appartengo a te" poi vado su una giostra a caso e non so perché vinco un premio. Un ragazzo coi capelli ricci neri, bello, allora mi da un gatto. Mi dice: "Ora ti appartiene" e io tipo rimango scossa e me ne vado con 'sto gatto. La scena cambia e sono di nuovo nella foresta di quando ero bambina in riva al mare. "Non sei un oggetto, tu non mi appartieni e io
non appartengo nessuno" faccio al gatto, nero fra l'altro. A quel punto lo lascio libero e rimango seduta a guardare vicina all'albero ormai cresciuto ed il mare si fa sempre più agitato.
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Mah.
L'unica cosa che posso dire è che sognare il mare agitato porta bene! Ahah
seriamente,.. In effetti è molto "Lulamae" questo sogno; lo interpreterei come un bisogno di dare e ricevere affetto unito al desiderio di non perdere te stessae di non sentirti "legata" a nessuno..
I miei sogni alla Colazione da Tiffany |
